MA FACEBOOK E’ ANCORA SEGUITO?

Leggo da più parti che Facebook ormai è diventato il territorio frequentato solo da anziani, boomers, come chiamano quelli che non sono più adolescenti.

Pare che questa piattaforma cominci ad essere snobbata dai giovani e giovanissimi che le preferiscono altri sistemi per comunicare.

Sembra pure che molte persone mature per non restare indietro comincino a mollare Facebook cercando di intrufolarsi in altri sistemi, faticando per capirli e per usarli bene.

Boh, sarà, però il gruppo che gestisco, quello delle Segnalazioni utili per il territorio dello spoletino, sembra aumentare sempre sia come numero di visite e sia come di iscritti.

Non cito ancora una volta i numeri ché ormai lo sappiamo tutti su che livelli siamo arrivati, almeno stando ai report che fornisce giornalmente Facebook stesso.

Una spia del fatto che Facebook e di conseguenza il gruppo che gestisco raccoglie molto interesse è la continua richiesta da parte di molte persone di vederci pubblicati contenuti propri.

C’è chi ha la soluzione alla pace nel mondo, chi sa come si risolve il problema della fame, chi propone altre soluzioni straordinarie.

Vorrei riportare coi piedi per terra tutte queste persone.

Il gruppo delle Segnalazioni e Sfoghi, è gestito in modo completamente gratuito da una sola persona: il sottoscritto.

Questo gruppo sta in piedi da 10 anni e se si è costruito una piccola reputazione positiva, dipende dal fatto che è stato amministrato seguendo quello che è il mio personale modo di vedere la comunicazione.

Non è un giornale, non è registrato in Tribunale come testata giornalistica e per dirla tutta non è manco mio, perché Zuckerberg, che ne è appunto il proprietario, può decidere di chiuderlo quando vuole.

Proprio per limitare questo rischio ho creato un sito internet che si chiama segnalazionispoleto.it dove abbiamo più spazio di manovra e dove mi piacerebbe riuscire a convogliare almeno un po’ delle persone che usano il gruppo Facebook.

Il gruppaccio è considerato utile e lo provano i continui tentativi da parte di molte persone alcune delle quali amici miei, di pubblicare contenuti che secondo me non c’entrano niente.

Si chiama “linea editoriale“? Si chiama “Censura“?

Boh. Non lo so. Credo solo che se questo sistema continua a crescere e continua soprattutto ad essere utile a risolvere piccoli problemi, io continuo così.

Per la “fame nel mondo“, per “offendere il parente“, il concorrente, il collega, o il vicino di casa, per “scaricare la rabbia” accumulata in una “vita complicata” ci dovrà pensare qualcun altro.

Mi dispiace ma tutti noi abbiamo un limite nella disponibilità e nella capacità di risolvere problemi mondiali e il mio non è molto alto.

Anche le persone che sempre più spesso incontro in giro, di persona, sentono il bisogno di chiedere a me come risolvere piccoli problemi del territorio.
Mi fa piacere, sono a disposizione e faccio quello che posso.

Provvederò presto, proprio per questo, a mettere on line un sistema per snellire questi bisogni delle persone, sperando che la tecnologia da usare sia semplice come è intuitivo, ancora, Facebook.

Buona giornata.

Il post con i commenti su Facebook sta qua

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